giovedì 26 novembre 2009

Mostra fotografica: “Ombre di guerra”

Una mostra gratuita dedicata all’orrore della guerra è allestita presso La Rotonda della Besana a Milano fino al prossimo 10 gennaio 2010.
Ottantaquattro fotografie che immortalano scene dei principali conflitti nel mondo, sfruttano il potere dell’immagine per indurre a una meditazione ragionata sulla follia della guerra.
Le bombe in Vietnam, la veglia funebre in Kosovo, la bandiera americana piantata su Iwo Jima nella Seconda Guerra Mondiale, il miliziano colpito a morte nella guerra civile spagnola, le fosse comuni della Bosnia, la guerra nel Libano sono solo alcune delle immagini che raccontano una dopo l’altra le guerre più recenti, dalla Spagna del 1936 al Libano del 2006.

martedì 17 novembre 2009

A Milano Fotografica 09

Mancano pochi giorni a “Fotografica 09″ la manifestazione per tutti gli appassionati di fotografia e video organizzata da Canon. In particolare l’evento si svolgerà dal 26 al 29 novembre a Milano presso Forma, Centro Internazionale di Fotografia in piazza Tito Lucrezio Caro, 1.
Canon vuole, con questa manifestazione, sviluppare e dare sempre nuova linfa alla cultura dell’immagine, aperta a tutti, siano essi professionisti o semplici appassionati di fotografia e video, mettendo in mostra anche i suoi ultimi nuovi modelli di macchine fotografiche, come per esempio la Canon Eos 550D.

martedì 3 novembre 2009

Bruno Ritter. Voci dalla montagna

Dal prossimo 16 novembre, fino al 18 dicembre, saranno esposti a Milano, presso l’Ottagono-spaziomontagna del Club Alpino Italiano, dipinti ed incisioni del noto pittore svizzero Bruno Ritter, artista attivissimo tra Maloja e Chiavenna, che è stato vincitore lo scorso febbraio del Premio Internazionale di Piccola Grafica ed Ex Libris Arte e la Montagna che ha visto partecipare 322 artisti da 53 nazioni.
Bruno Ritter è artista legato sì alla montagna di cui, nella propria produzione artistica, descrive quegli stereotipi fatti di paesaggi, rocce, nevi ed orizzonti, ma ne propone una visione assolutamente nuova, o meglio, più dettagliata, fino a tracciarne i contorni umani, ritraendo la gente che la popola in un silenzioso e timido colloquiare che è vera anima di tutti gli individui della montagna.